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L’attuale cimitero, col suggestivo atrio a colonnato, fu realizzato nel 1843, secondo un preciso disegno del donatore stesso, il cavaliere e commendatore Giuseppe Brocchi, già console svizzero a Torino e a lungo membro del Gran Consiglio ticinese (dal 1844 al 1893). Nel cimitero si possono ammirare diverse pregevoli opere d’arte fra le quali spiccano la nota Preghiera di Vincenzo Vela e, ai lati della cappella mortuaria, due statue dello scultore fiorentino Umberto Bartoli, San Francesco e la Pietà, offerte alla comunità dai coniugi Maria Luisa e Giuseppe Vedovato, a significare un «valore di legame». In seguito, i coniugi Vedovato hanno pure fatto dono di due Angeli della resurrezione e di due complementari sculture bronzee poste nelle edicole della cappella centrale, opera del contemporaneo medico-scultore romano Luciano Capriotti. |
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Tra i personaggi illustri sepolti nel cimitero, sono da menzionare:
1785-1845 | Domenico Gilardi, architetto | 1798-1892 | Pasquale Lucchini, ingegnere | 1886–1927 | Hugo Ball, scrittore | 1876–1962 | Bruno Walter, direttore d’orchestra | 1911–1986 | Fernando Lardelli, pittore/mosaicista | 1850–1919 | Ferdinando Fontana, poeta | 1911–1986 | Gunter Böhmer, pittore | 1888–1970 | Fritz Huf, pittore | 1877–1962 | Hermann Hesse, scrittore / Premio Nobel nel 1946 | 1914–1997 | Edmondo Dobrzanski, pittore | 1858–1899 | Demetrio Camuzzi, architetto | 1893–1986 | Alexander Ostrowski, matematico | 1912–2012 | Giuseppe Vedovato, senatore della Repubblica italiana |
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