Il vicecurato di Sant’Abbondio Domenico Bottani, nella sua relazione del 1696 per la visita del vescovo Bonesana elencò per la prima volta i cinque oratori dipendenti dalla viceparrocchiale, i quali erano – e tutt’ora sono – così intitolati:
- San Mattia Apostolo a Certenago
- San Nazaro a Montagnola
- San Silvestro papa ad Arasio
- San Giovanni evangelista a Viglio
- Della Purificazione della Beata Vergine o della Presentazione al Tempio a Gentilino
Si trattava di strutture non particolarmente prospere, sostenute dalle elemosina dei fedeli.
Una nota del 1702, citata da A. Mario Redaelli (Storia e storie della Collina d’Oro, Note di storie e d’arte, Edizioni Gaggini-Bizzozero, Lugano 1977), a proposito di quello di S. Silvestro ad Arasio di Montagnola, sostiene, ad esempio, che esso era “di costruzione rustica e antica, con pavimento in cemento, in più posti da rifare, con soffitto in mattoni, angusto ed umido […] Non ha sacristia, per cui le sacre suppellettili, tollerabili data la povertà degli abitanti e le condizioni del luogo, sono custodite in una cassa deposta nella cappella, dalla parte dell’epistola […] Esso è mantenuto dall’elemosina dei fedeli [e] vi si celebra di quando in quando per la devozione dei fedeli”.