Visite pastorali

Gli atti delle visite pastorali costituiscono una preziosissima testimonianza non soltanto di ordine religioso, ma anche della vita di una regione. Nel 1500 furono tenute nella parrocchia di Sant’Abbondio visite pastorali molto ravvicinate. Si direbbe a motivo dell’impulso venuto dal Concilio di Trento; particolarmente frequenti furono anche quelle del ‘600, mentre più rare quelle del ‘700. Nell’800 si impose addirittura una loro carenza, dato questo che non sorprende, a motivo delle vicissitudini ticinesi in quel secolo.

Proponiamo in questa sede un panorama generale delle visite pastorali tenute dai vescovi di Como o dagli amministratori della diocesi di Lugano – o dai loro rappresentanti – dal ‘500 al ‘900. Diamo in questo elenco, l’indicazione dell’anno della visita pastorale, seguito dal nome del vescovo del tempo o del delegato, e quindi del parroco, o, come viene in realtà chiamato, ancora nel ‘700, viceparroco «in aiuto del prevosto di Agno» – attirando l’attenzione sul fatto che la cronologia relativa ai parroci (viceparroci) del ‘500 e ‘600 presenta tuttora dati incerti, che richiederanno di essere precisati.